Psicodramma Napoli

PSICODRAMMA ANALITICO NAPOLI

“INVITO AD UN INCONTRO”
“…..Un incontro a due: sguardo nello sguardo, faccia a faccia.
E quando sarai vicino io coglierò i tuoi occhi
Per metterli al posto dei miei,
e tu coglierai i miei occhi per metterli al posto dei tuoi,
poi io ti guarderò coi miei occhi e tu coi miei…..”
J.L.Moreno (1914)

Psicodramma Analitico NapoliLa terapia psicologica con il metodo dello psicodramma analitico, ha come obiettivo lo sviluppo e il miglioramento personale ed è basato essenzialmente sulla messa in azione dei contenuti del mondo psicologico profondo dell’individuo. La persona “gioca” un ruolo, concretizzando sulla scena le sue vicende, episodi della propria vita che sente essere causa del suo malessere. Nello psicodramma il protagonista, impegnato nella ricerca di sé, trova il sostegno del conduttore e/o dell’intero gruppo nel mettere in scena, su di un palcoscenico il proprio mondo interno. Tale messa in scena permette di avviare, in un contesto protetto e rassicurante, un dialogo attivo e costruttivo fra i diversi aspetti della propria vita. La persona giunge così ad un più alto livello di consapevolezza di sé e di fiducia, e può accedere a modi maggiormente spontanei e creativi di relazionarsi a sé e agli altri.

Lo psicodramma analitico Napoli si plasma perfettamente a tutte le tecniche che fanno della spontaneità e della libera espressione il loro aspetto principale (musicoterapia, teatroterapia, la terapia della danza, la body art therapy, le sculture familiari, le attività creative e la psicoanimazione). Ciò fa dello psicodramma analitico uno strumento estremamente versatile capace di essere applicato con finalità ed obiettivi diversi a seconda dello specifico contesto. Può essere applicato in diversi setting (individuale, coppia, familiare e al gruppo) e in diversi stadi di sviluppo (infanzia, adolescenza, età adulta).

Lo Psicodramma analitico Napoli è una terapia psicologica, una versione moderna dello Psicodramma classico ideato da Jacob Levi Moreno nel 1921, a cui va il merito di aver scoperto l’efficacia liberatoria dell’improvvisazione drammatica e del gioco di ruolo. Negli anni ’60 tale terapia è stata adattata, da alcuni psicoanalisti francesi (Anzieu, Diatkine, Lebovici, Widlocher, Kestenberg etc.) alle tecniche psicoanalitiche freudiane che pongono l’accento sull’analisi del mondo interno e sulla verbalizzazione delle emozioni.

La metodologia utilizzata in terapia dalla Dr.ssa Nicoletta Core fonda le proprie radici in 3 tecniche che mirano alla trasformazione del mondo profondo:

– lo PSICODRAMMA ANALITICO il principio alla base di tale terapia è quello secondo il quale agire attraverso il corpo e fino in fondo le proprie difficoltà ed i propri sintomi è il metodo migliore per superarli. Aspetto fondamentale dell’azione è la spontaneità del protagonista, comunicativa e creatrice. E’ la parte più vera dell’individuo in quanto caratteristica naturale che viene fortemente sollecitata durante le sessioni di psicodramma. L’uomo, secondo Moreno, è in grado di liberarsi dai condizionamenti che lo attanagliano se viene messo nella condizione di poter liberare la sua spontaneità, perché questa permette alla creatività, presente potenzialmente in ogni uomo, di attuarsi.

– la PSICODINAMICA FREUDIANA viene effettuata l’analisi del mondo inconscio, basata sulla parola e sul linguaggio conservando l’intera sfera simbolico e interpretativa di tipo freudiano/psicodinamico. (Le diverse teorie dell’inconscio, visione topica, delle nevrosi, dei meccanismi di difesa, fasi di sviluppo e le tecniche di interpretazione dei sogni e delle libere associazioni).

– la BIOENERGETICA di LOWEN è utilizzata per comprendere al meglio la personalità attraverso lo studio del corpo e dei suoi processi energetici. Il corpo diviene la sede della personalità, fotografia dei vissuti della propria esistenza. Si plasma alle restrizioni subite, formando delle tensioni croniche strutturate come blocchi energetici psico-corporei che impediscono il libero fluire dell’energia. Il lavoro sul corpo oltre che sulla mente viene utilizzato al fine di aiutare la persona che vive un disagio psicologico a sciogliere i nodi della propria esistenza ed a risolvere i propri problemi emotivi. Utilizzando la forza espressiva del corpo “l’emergente emotivo” messo in scena ed elaborato offre la possibilità: di regolare le dinamiche psichiche ed energetiche; di interpretare l’inconscio attraverso la lettura del corpo; di comprendere i linguaggi non verbali; di sostituire gradualmente vecchi schemi comportamentali automatici ed inadeguati con nuove modalità più funzionali al benessere dell’individuo.

Solitamente in un gruppo di psicoterapia lo psicodramma è preceduto da una fase di riscaldamento dove si utilizzano tecniche derivanti dalla bioenergetica per creare sinergia e coesione tra i membri del gruppo.

Successivamente, i contenuti emozionali vengono rappresentati su un metaforico palcoscenico della vita. Lo Psicodramma, attraverso la messa in scena dei contenuti intrapsichici, consente alla persona di esprimere il proprio mondo interno non solo verbalmente ma in un’altra modalità, plastica e tridimensionale.

Il protagonista di una sessione di Psicodramma analitico Napoli, con l’aiuto del conduttore in qualità di regista, del gruppo in qualità di co-attori che agiscono le sue parti interne (Io-Ausiliari) e di specifiche tecniche (doppiaggio, inversione di ruolo, specchio, soliloquio, ecc.), ha l’opportunità di esprimere, rivivere e ridefinire creativamente le problematiche della propria esistenza.
Di solito, una seduta di Psicodramma analitico si conclude con un momento di sharing. La condivisione finale rappresenta un ulteriore momento di analisi ed elaborazione delle tematiche emerse nel lavoro svolto.

Sul palcoscenico dello psicodramma analitico Napoli si animano e prendono vita i propri “personaggi interiori”, si crea uno spazio ed un clima emozionale per scoprirsi, conoscersi e confrontarsi.

Questo spazio è molto più facile viverlo che definirlo a parole.

Doppiaggio: La persona che sente di volerlo fare si avvicina al protagonista (ponendogli una mano sulla spalla), parla a suo nome ed in prima persona rendendo esplicite quelle che reputa siano le sue emozioni e le sue dinamiche segrete.

Inversione di ruoli: consiste nel far assumere al protagonista il ruolo di altre persone, significative per lui a livello relazionale, e nel fargli continuare la scena in atto dal loro punto di vista. L’inversione di ruoli ha lo scopo di far uscire la persona da se stessa, sicché possa guardarsi dal punto di vista degli altri.

Soliloquio: il conduttore offre la possibilità al soggetto di recitare a voce alta i propri pensieri e le proprie emozioni, quando appare bloccato nell’espressione emotiva.

Specchio: in questo caso un io ausiliario impersona il protagonista. Lo specchio può venire deliberatamente esagerato in modo da provocare il protagonista che da spettatore passivo diviene cosciente di alcune dinamiche che gli appartengono.